Economia        aziendale...

L'innovazione per un'azienda è una delle garanzie che permette alla stessa di durare nel tempo. Sono indispensabili i costi di ricerca, pubblicità e sviluppo ma è ancor più importante il modo in cui vengono organizzati e controllati.

Il controllo dei costi fa parte della contabilità analitica.

Ricordiamo che la Contabilità analitica rappresenta tutte quelle tecniche e quei processi per calcolare e controllare i costi e i risultati e riguarda operazioni di gestione che avvengono all'interno dell'azienda.

In particolare la Contabilità analitica consente:

  • Di fare giudizi di convenienza, controllando i margini di profitto o consentendo di decidere se attuare una produzione o comprarla direttamente
  • È uno strumento per misurare l'efficienza aziendale.
  • E' STRUMENTO DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DELLA GESTIONE. I costi standard sono utilizzati nel BUDGET ossia quel documento di previsione che stabilisce obiettivi preventivi a breve periodo. Il Budget è uno strumento di controllo inquanto permette di confrontare i risultati raggiunti con gli obiettivi prefissati e intervenire con azioni correttive laddove gli obiettivi non si raggiungono.
  • E' FONTE PER INDIVIDUARE I VALORI DA INSERIRE NELLA CONTABILITA' GENERALE. (Ad esempio la valutazione delle rimanenze).
  • E' STRUMENTO PER ORGANIZZARE LA CONTABILITA' GESTIONALE (stabilendo l'oggetto di calcolo dei costi, realizzando archivi, effettuando analisi, ecc).

Prima di entrare nell'argomento contabilità analitica, bisogna fare delle distizioni dei costi:

  1. I COSTI SPECIALI vengono sostenuti solo per un solo oggetto di costo (esempio la materia prima acquistata solo per un certo prodotto).
  2. I COSTI COMUNI vengono sostenuti congiuntamente per più oggetti di costo

I costi, in base alla modalità di attribuzione dei costi ad ogni oggetto i costi si distinguono in:

  1. DIRETTI che si attribuiscono o imputano direttamente all'oggetto di costo, in seguito ad una misurazione oggettiva. Tutti i costi speciali rendono possibile questa imputazione diretta.
  2. I COSTI INDIRETTI si imputano indirettamente all'oggetto perché non è stata misurata in modo oggettivo la quantità di fattore consumata dall'oggetto di costo.

Un'altra importante distinzione dei costi è tra:

  1. COSTI PREVENTIVI se sono calcolati prima che venga effettuata una produzione e quindi servono a fissare degli obiettivi da raggiungere.
  2. COSTI CONSUNTIVI sono quelli calcolati su una produzione realizzata e che vengono confrontati con quelli preventivi per capire le cause di scostamento ed adottare le azioni correttivi attraverso il controllo di gestione.

In base al comportamento dei costi al variare della quantità prodotta si distinguono in:

  1. COSTI VARIABILI che variano al variare della quantità in modo proporzionale (esempio le materie prime). Graficamente sono rappresentati da una retta che parte dall'origine ed è crescente, del tipo y=mx dove x è la quantità e m (coefficiente angolare) rappresenta il costo variabile unitario.
  2. I COSTI FISSI sono quelli che non variano al variare della produzione, ma solo se varia la capacità produttiva dell'azienda (ad esempio con l'acquisto di nuovi impianti e fabbricati , e quindi con più ammortamenti). 
  3. I COSTI SEMIVARIABILI sono quelli che hanno una parte fissa, che non dipende dalla quantità prodotta, e poi una parte variabile, che è in funzione della quantità prodotta. Possiamo pensare all'energia elettrica, dove si paga un canone fisso a prescindere dall'utilizzo di kwh e poi man mano in base al consumo. 

Come può avvenire la contabilità gestionale?

In base alla grandezza dell'azienda o alla precisione di calcolo che si vuole attuare possiamo trovare 3 metodi fondamentali diversi:

  1. direct costing
  2. full costing
  3. activity based costing o metodo ABC


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